MIRKO ALVISI  presenta:   

   il folletto Mazapègul

                     (da un'idea di Raffaella Candoli)

            

           galleria foto live                 video promovideo promo

 

  spettacolo  di  PUPAZZI  ANIMATI 

Mazapègul è il leggendario folletto romagnolo che tanti contadini,

anni addietro, giuravano di aver visto almeno una volta o di essere

 stati oggetto delle sue dispettose incursioni notturne.

Pare anche scegliesse di addormentarsi sullo stomaco o sul petto

 di ragazze giovani e carine, o che amasse intrecciare le code

 di crini di cavalle e giovenche nelle stalle.

 Ma Mazapègul dovrà fare i conti con Teresa, una bambina simpatica,

 scaltra e coraggiosa che abita in campagna e ama trascorrere le sue giornate

 giocando con l’altalena, arrampicandosi su muri alberi e fienili,

e conversando tranquillamente con i suoi amici animali

 fra cui il pipistrello Nello, la pelosa tarantola Rufus

e l’affamato lupo Ubaldo (che non teme perché ha imparato a conoscerli)

 e che proprio grazie ai suoi amici scoprirà il segreto che rende il Mazapègul

 innocuo, anzi un povero e goffo mostriciattolo.

La facile e divertente narrativa, gli effetti speciali e la ricchezza dello scenario,

rendono questo spettacolo indicato per grandi e piccini di ogni età.

     °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°   

Il testo muove le mosse dal folclore contadino che dava un nome e un volto

 a tutte quelle piccole dimenticanze (oggetti  che non si trovano e poi ricompaiono),

quei piccoli incidenti domestici (piatti che cadono, vasi che si rompono),

attribuendoli all’intervento di un essere di fantasia.

 E’ questo il pretesto per affrontare le paure infantili:

il buio, le ombre, il dormire da soli, ecc., per conoscerle e superarle.